Statale adriatica, chilometro 220

Al chilometro 220 ci aspettano ombre ombre e mille sentimenti,

l’asfalto della strada è una sabbia di conchiglie rare

ma non c’è al mondo posto più bello per fare l’amore

di quella trattoria dove allevano le quaglie vicino al mare

 

Al chilometro 220 la tabella di marcia è mantenuta,

c’è il tempo per la barba ma lo specchio si rompe in cento pezzi,

nel silenzio le orecchie fischiano dentro a un tempo sereno,

molti uomini con pazienza aspettano il passaggio di un treno

 

Al chilometro 220 si incrociano le strade del mondo

Stesa sull’erba c’è una ragazza bionda che conosco

dieci giovani merli le calano sul ventre di foglie

manderà scintille come la paglia in un giorno d’agosto

 

Al chilometro 220 finalmente qualcuno è vicino

Io ho moglie e figli (dice), non posso mai riposare

non riposo nemmeno la domenica di natale

anche a pasqua e al principio d’estate devo sempre andare

 

Al chilometro 220 ci avviciniamo al nostro appuntamento

Fermo la cisterna, con un fischio chiamo l’amico

dicono che l’amico l’altra notte è partito

non scendo, metto in moto e non mi volto indietro

 

Al chilometro 220 l’impatto è terribile come un colpo di vento

È uno scarabeo la macchina rovesciata nel fosso

brucia e sembra un tronco, un tronco arroventato,

corre corre la gente a guardare, il cielo rosso

 

Poi la vita torna a sorridere, la vita non può aspettare;

altri uomini arrivano e si guardano intorno

Un TIR con quintali di «bionde» dentro al rimorchio

suona, chiede strada, dentro una galleria scompare

 

 

 

 

Informazioni aggiuntive

  • Tipologia di testo: testi di canzoni
  • Anno: 1976
  • Stato: inedita
  • Interpreti: Lucio Dalla
Letto 6244 volte Ultima modifica il Mercoledì, 20 Marzo 2013 17:02